Norwegian Wood - Haruki Murakami

24.04.2021

Haruki Murakami

Haruki Murakami è in assoluto uno degli scrittori giapponesi più noti a livello internazionale.

All'interno delle sue opere è possibile individuare due tipi di filoni narrativi principali: uno più onirico e surreale che comunque nel suo essere assurdo è estremamente realistico e uno più sentimentale e intimistico (il caso di questo libro).

Un grande errore di valutazione

Nell'articolo del mese scorso, abbiamo commesso un grandissimo errore di valutazione, affermando che conoscendo Murakami il libro in questione ci avrebbe sicuramente colpiti.

La verità è che sarà davvero difficile commentare un libro come questo in quanto nonostante all'apparenza si presenti come un contorto intreccio di relazioni e sentimenti controversi, si rivelerà un storia in grado di scavare a fondo nell'animo umano, fino a raggiungerne il nucleo più putrido e oscuro.

Una verità lapalissiana...o forse no

Norwegian Wood è il primo libro del noto autore a distaccarsi da quello che è considerato il filone narrativo di maggior successo.

Chi ha letto altre opere di Murakami, impiega poche pagine per iniziare a notare una sostanziale differenza nella tecnica narrativa, il che in un certo senso rappresenta il motivo per cui Norwegian Wood è apprezzato in modo sensazionale da molti quanto disprezzato nella medesima maniera da altri. Dal canto nostro confermiamo che è davvero difficile farsi un'idea a riguardo dato l'intreccio che durante lo sviluppo della narrazione si fa sempre più imponente, tant'è che ad oggi non siamo ancora riusciti a ordinare i pensieri a riguardo.

In quest'opera Murakami ci mette di fronte a una verità lapalissiana: l'amore è anche sofferenza.

La frase ridotta in tal modo perde significato infatti, nel corso della narrazione, spesso si ha la sensazione di sentire parlare Murakami e non più il protagonista stesso del libro. Forse questo nuovo modo di scrivere nasce proprio dall'esigenza di Murakami di esprimere le sue fragilità più intime e personali in un modo del tutto nuovo cioè tramite una storia d'amore contorta e corrotta nel profondo.

E' importante chiarire che quando parliamo di storia d'amore, non ci riferiamo alla sua parte più superficiale la quale oltretutto è la più ricorrente nella maggior parte dei libri bensì a tutta quella parte nascosta e contorta che spesso è causa di sofferenze e dolori. 

Passiamo al sodo

Watanabe è un ragazzo che all'età di 17 anni si trova costretto ad affrontare un evento tremendo quanto inaspettato: il suicidio del suo più caro amico Kizuki.

Con questo era solito passare la maggior parte delle sue giornate, con l'immancabile presenza dell'amica Naoko la quale fin dalla tenera età ha sempre avuto un rapporto speciale con Kizuki che più tardi sfocerà in una relazione sentimentale molto forte. 

Dopo la morte di Kizuki i due si incontreranno per caso all'età di 19 anni e inizieranno una frequentazione, da un certo punto di vista, molto strana e complessa che non farà altro che alimentare l'attrazione sentimentale che entrambi provano per l'altro.

Nel medesimo periodo però verrà a conoscenza di Midori, una ragazza estremamente affascinante, frequentante la medesima università di Watanabe.

A rompere questo equilibrio precario creatosi tra Watanabe e le due ragazze è il ricovero presso una struttura di recupero collettivo basata sulle relazioni sociali e sullo svolgimento di attività utili al recupero mentale a causa dell'estrema fragilità di Naoko dovuta al trauma subito per la morte di Kizuki con cui ricordiamo aveva un rapporto davvero forte e intenso.

Durante le visite presso la clinica conosceremo Reiko, la più fidata amica nonché coinquilina di Naoko la quale metterà Watanabe a conoscenza della propria storia, una storia veramente forte e intrisa di un significato estremamente profondo che non sparirà certo dopo aver terminato la lettura.

La storia si concluderà nel modo più tragico immaginabile, lasciando ancora una volta il lettore sconcertato dalla piega che gli eventi assumeranno.

Non il massimo per iniziare

Traendo le redini possiamo affermare con certezza che a nostro parere Norwegian Wood non è il libro adatto per iniziare a leggere Murakami in quanto per comprenderlo a fondo è necessaria una conoscenza minima dello scrittore data la notevole presenza di quest'ultimo a livello personale.

Norwegian Wood rimane un opera notevole ma che a nostro parere non si avvicina minimamente a quelli che sono gli standard di Murakami.

Per quanto ci riguarda il libro adatto a cominciare Murakami è "Kafka sulla spiaggia" un libro appartenente all'altro filone dello scrittore (il nostro preferito) che consideriamo infinitamente superiore all'opera di cui abbiamo parlato oggi in quanto si tratta di un opera che è riuscita a catturarci ed affascinarci in una maniera sensazionale degna di un grande scrittore quale è Murakami.

Per non scordare nulla, aggiungiamo che per quanto la componente erotica nei libri è spesso un elemento che conferisce maggiore spessore all'opera, in questo caso l'abbiamo trovata esagerata e spesso fuori luogo, come se per la pretesa di scrivere un romanzo che avesse come tema centrale una storia d'amore, l'autore abbia dato troppo spazio a questo tipo di avvenimenti.

Aprile: Evelyne - Il mistero della donna francese di Marco Scardigli (Writer's talk 1)

Ad aprile inizierà la nuova attività di  "Leggere insieme" cioè "Writer's talk" che prevede incontri trimestrali con scrittori diversi (per saperne di più visita la nostra pagina Facebook).

Il primo scrittore che incontreremo è Marco Scardigli, noto scrittore novarese che ci presenterà "Evelyne - Il mistero della donna francese" in cui, nel mezzo della Belle Epoqué novarese, l'arrivo di una misteriosa e affascinante donna francese coinciderà con avvenimenti sempre più strani che culmineranno nel ritrovamento di un cadavere nel fosso del castello.

A incuriosirci fin da subito, sono sicuramente l'insolita ambientazione e la delineazione del personaggio della "donna francese" che inizia già ora a stuzzicare le nostri menti.

Quel che ci più ci stizza sarà in grado di colpirci ? Crediamo di sì, ma l'ultima parola spetta al libro.

Approfondiremo la lettura nell'articolo dedicato del prossimo mese.

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