L'Avversario - Emmanuel Carrere

Emmanuel Carrere
Diventato celebre proprio grazie all'opera "L'Avversario", si è dimostrato un autore capace di scavare nell'animo umano e di affrontare questioni molto serie con una sana dose di sadismo.
Una follia Machiavellica
L'Avversario, oltre ad essere un colosso della letteratura francese, è un libro molto profondo e disturbante al tempo stesso.
Il libro è un capolavoro sulla follia che, in questo caso specifico, possiamo definire Machiavellica, capace di far crollare le più fondate convinzioni dell'essere umano.
Forse è la sveglia che non ha suonato, o forse è lui che non ha voluto sentirla, ad ogni modo non si è alzato in tempo per uno degli ultimi esami del secondo anno.
A partire da questo momento, il protagonista, nonché assassino, Jean-Claude Romand, inizierà una vita costruita interamente su delle fondamenta molto fragili e instabili: le menzogne, semplici e innocue parole che, 18 anni dopo, lo porteranno ad trucidare brutalmente figli, moglie e genitori.
Carrere ci proietta in un mondo molto fragile e incredibilmente intimo, che crollerà quando, per una serie di avvenimenti concatenati, la moglie del protagonista comincerà a nutrire diversi dubbi sul conto del marito.
Abbiamo definito questa lettura un capolavoro sulla follia perché fondamentalmente una persona che trucida in modo così brutale la propria famiglia, non può essere altro che un folle assassino. Uno dei punti che rende il libro un vero e proprio capolavoro è proprio il fatto che questo ragionamento così meccanico e scontato viene messo in dubbio: il lettore infatti si troverà quasi a compatire l'assassino durante il corso della narrazione. Questo evidenzia ancor di più la capacità introspettiva di Carrere che è in grado di farci immedesimare nel mondo di un folle fino a comprendere a pieno le scelte di quest'ultimo.
L'altro punto di vista
Chi è Jean-Claude per gli altri ?
Uno degli elementi più sconvolgenti del libro è proprio che la facciata del nostro protagonista è a dir poco perfetta: Jean-Claude è uno stimato medico che lavora presso l'OMS di Ginevra, ben visto dal vicinato e parte integrante della vita dei propri figli e di quella sociale del vicinato.
Sotto questa facciata però si nasconde una vita insulsa: il protagonista infatti, quando gli altri pensano sia al lavoro, trascorre le sue giornate immerso nella calma della foresta, dove può dar spazio alle sue più terribili paure ma anche ai suoi sentimenti più puri.
A sconvolgerci è l'imprevedibilità delle persone che ci circondano. Insomma com'è possibile che un'ottimo padre e stimato medico si svegli un giorno e decida di assassinare senza ritegno l'intera famiglia ?
" J'ai tué tous ceux que j'aime, mais je suis enfin moi"
"Ho ucciso tutti coloro che amo, ma sono finalmente me stesso"
La frase pronunciata da Jean-Claude durante il processo è la conferma del fatto che il nostro protagonista pensasse che l'unica via d'uscita, l'unico modo per abbattere la facciata che si era costruito nel corso degli anni, fosse quello di eliminare tutto ciò che, in qualche modo, avesse contribuito alla costruzione di quest'ultima e che solo dopo aver portato a termine la propria idea fosse riuscito a sentirsi se stesso.
Jean-Claude è stato scarcerato di recente ed è attualmente in libertà.
Marzo: Norwegian Wood di Haruki Murakami
Norwegian Wood è il libro scelto per il mese di marzo.
E' difficile non conoscere un simile classico del noto maestro Haruki Murakami, considerato une dei padri assoluti della narrativa moderna giapponese che ci ha già stupiti con opere come "After dark", "Kafka sulla spiaggia", "Dance, dance, dance".
Norwegian Wood sarà al pari ? Conoscendolo come autore, la risposta è sicuramente sì.
Approfondiremo la lettura nell'articolo dedicato del prossimo mese.
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